I CONTEMPORANEI 3000

&

Osteria ristorante

ALLE VOLTE

 

PRESENTANO:

 

presentano:

Giorgio VALENTINUZZI

in:

FORME PLASTICHE

 

 

CHE COSA FACCIO QUANDO DIPINGO

(WHAT DO I DO WHEN I PAINT)

dal 30 marzo al 20 aprile 2012

inaugurazione

venerdì 30 marzo 2012

dalle ore 19.00 (circa)

 

 

dove siamo

 

 via Mercatovecchio n°4; via Mercerie n°6 - Udine

Telefono: +39 0432.502800

Fax: +39 0432.502800

Parcheggio: piazza 1° Maggio

Linea Bus: 1 / 3 - Fermate: via Mercatovecchio, 12 - Caffè Commercio

 

 

Presentazione ore 19.00:

"Forme Plastiche & Che cosa faccio mentre dipingo" di Giorgio Valentinuzzi

interverranno il noto giornalista Rodolfo Rudy Cozzi,

coadiuvato dal noto figlio Daniele da Udine;

Edoardo Edi Antoniolo da Lumignacco (ud);

l’attore Franco Falzari da Camino al Tagliamento;

il fine dicitore Vito Zucchi da Rivignano (ud);

il musicista Giorgio Garofolo;

la bella crocerista Monica Bergamini da Parma;

e l’autore Giorgio Valentinuzzi da Udine.

 

Aperitivo con bollicine gentilmente offerto

dall’Azienda Paolo Ferrin;

 

 

Cena delle Forme Plastiche ore 20.30

Menù creato da Claudio Trinco:

 

Zuppa di orzo e fagioli con le cozze nella ciotola di pane

Insalata di carciofi su misticanza di melone e pesce dalle Forme Plastiche

Dessert sbrodolone

Vino selezione plastica

 

 

il tutto a Euro 25.00 a persona.

(sarebbe gradita la prenotazione)

 

vi aspetto per brindare in agape fraterna

 

 

alla fine del convivio i più coraggiosi si sposteranno con me al

 

di Udine per il digestivo plastico preparato da Federico Roncalli Gatti

 

Giorgio Valentinuzzi

 

 

 

 

 

FORME PLASTICHE

&

COSA FACCIO QUANDO DIPINGO

di

Giorgio Valentinuzzi

 

Eccoci arrivati al secondo appuntamento della Manifestazione

FORME PLASTICHE & COSA FACCIO QUANDO DIPINGO

ospiti della meravigliosa accoglienza di

Claudio Trinco,

nel suo suggestivo ristorante sito nel cuore di Udine fatto di volte a vela sostenute da colonne di pietra.

Seguiranno altre esposizioni regionali,

poi l’evento si sposterà a Parma, Venezia, Firenze e Roma.

Dal 3 all’11 giugno 2012 avrà luogo una crociera nelle Isole Greche,

organizzata da Monica Bergamini

in cui presenterò in diretta, quasi un happening, il mio lavoro:

Cosa faccio quando dipingo.

Ho realizzato e prodotto un dvd con le immagini video dal titolo

Cosa faccio quando dipingo

diretto ed interpretato da me e dal mio amico e collaboratore Edoardo "Edi Cola" Antoniolo;

che contiene le fasi salienti della preparazione delle

Forme Plastiche,

appunto.

L’intento di questi eventi è quella di muovere un gran numero di persone e farle interagire con le opere ed i territori.

Ripartendo da questa sede espositiva, produrremo l’effetto gocce d’acqua su una superfice solitamente quasi immobile

che creerà un movimento a cerchi concentrici che si compenetreranno: è l’effetto cultura.

Nella crociera nelle Isole Greche è concentrato il nocciolo centrale del progetto:

un happening continuato della realizzazione di una o più opere dal vero,

dipinte per l’occasione da me e dal mio collaboratore Edi Cola.

 

 

 

A dare uno slancio dinamico e leggero a questa fase

temporale interverranno il musicista Giorgio Garofolo,

il poeta Franco Falzari

e

il fine dicitore Vito Zucchi,

che interpreteranno alcuni

testi tratti dai nostri dialoghi presenti nel video, con

una colonna sonora scelta tra la migliore produzione

musicale di Al Bowlly & Ray Noble

eseguite per l'occasione dal Maestro Giorgio Garofolo alla fisarmonica diatonica.

Infine, prima del tradizionale brindisi di rito,

gentilmente offerto dall’Azienda Ferrin,

Monica Bergamini da Parma,

co-ideatrice di questo evento,

presenterà e illustrerà

FORME PLASTICHE SULLE ONDE DELL’ARTE

momento culminante del progetto;

una crociera nelle isole greche (che si terrà

dal 3 all’11 giugno 2012), happening continuato della

realizzazione di una o più mie opere dal vero in

navigazione verso il sole caldo dell’oriente.

Vi aspettiamo per brindare in agape fraterna

e cordiale,

 

 

Giorgio Valentinuzzi

 

 

  

 

 

 

 

 

CHE COSA FACCIO QUANDO DIPINGO  

di Giorgio Barassi:

 

Il caminetto fa la sua parte, mentre Valentinuzzi lavora e parla, si arrabbia, dialoga con Edi, il suo aiutante. Il mondo della creazione pittorica ha un suo rituale, ben diverso da quello dell’ immaginario collettivo. Non ci sono pittori in camice bianco...e basco largo. Non ci sono pittori che sanno di poesia a un metro di distanza. Non ci sono pittori. E quelli che ci sono, “fanno”, quando dipingono. Corredando la propria azione creativa con la nostalgia cantata da un altoparlante che sa di Al Bowlly,  Billie Holiday ed altri eroi. Lo scenario è chiuso dai dialoghi, tra parole mozzicate e qualche citazione, come quel “ Gropius “ che esce dalla bocca del maestro come una bestemmia da una bocca toscana...ma che bel culo, maestro! Hai ragione, caro Valentinuzzi, qualcuno ha detto che la pittura è una commedia che si consuma con dolore...per dirlo aveva tempo, evidentemente. Condivido in pieno il tuo parere, assolutamente. Differenza tra poesia e pittura? Leonardo diceva...diceva che l’una (la poesia) arriva al cuore attraverso il senso meno nobile (l’udito). La pittura vi arriva attraverso il senso più nobile (la vista). Io dico che la pittura italiana, per ciò che comprende, ha bisogno di eroi e non di chiacchieroni. Oggi questi ultimi sono abbondanti ed eccedenti la misura. La breve e intensa durata di uno di questi episodi allinea la creatività di Valentinuzzi a quella di certi informali. La brevità dell’ operazione artistica come fatto che testimonia l’essenziale. Di bello e vero c’è che Valentinuzzi concretizza in quei pochi attimi le attese creative di una vita che si dispone al nostro sguardo tra tavolo, schermo, carte, oggetti...come un modo per dire che lui é lì, é e sarà così e non cambia. Questo é dei grandi artisti. Onore al merito ! “...col penelòn te lo meto nel furgòn...” “...perchè el nero sporca el cùl...” So che il mio intervento è ormai minimo, al cospetto del fiorire di critici e commentatori d’ arte, ma voglio solo dire che nei dialoghi c’è il completamento de...ll’ atto creativo, l’umanità sognante che esce da quei canoni in cui abbiamo tutti ingabbiato il fatto della creazione artistica. Con Valentinuzzi capiamo che Michelangelo bestemmiava col Ghirlandaio, che Piero mandava affanculo il ragazzo di bottega, che Mantegna inveiva in mantovano “..la vàca...” verso chi chiedeva invece di eseguire...questa è la vera pittura! Un artista che non bestemmia non vale molto. Vuol dire che tutto gli viene come lo pensa, che tutto va come lui vuole o inventa...impossibile! “Guarda quanto colore per fare un culo”. L’amara constatazione del creatore verso la sua creatura dà il senso della eterna lotta tra la ragione e l’ istinto, un’altra delle motivate forme costitutive del lavoro di Valentinuzzi: un grande artista in un mondo troppo piccolo.

 

The fireplace does its part, while Valentinuzzi works and speaks, he gets angry, talks to Edi, his aide. The world of artistic creation has its own ritual, quite different from that of 'collective imagination. There aren't painters...in a white coat and beret off. There aren't painters who know the poem to a meter away. There aren't painters. And there are those who "do" when they re painting. Adding to the creative action with nostalgia sung by a speaker who knows Al Bowlly, Billie Holiday and other heroes. The scene is closed by the dialogues between half-words and a few quotes, as that "Gropius" which comes from the mouth of the Maestro as a blasphemy by a Tuscan mouth...what a beautiful ass, Master! You're right, dear Valentinuzzi, someone said that painting is a comedy that is consumed with grief...that had time to say it, obviously. I absolutely fully share your opinion. What's the difference between poetry and painting? Leonardo Da Vinci said...he said that the one (poetry) reaches the heart through the less noble sense (hearing). The painting comes to you through the noblest sense (sight). I say that the Italian painting, for what it includes, in need of heroes and not talkative. Today they are abundant and exceeding the measure. The short and intense duration of one of these episodes aligns the creativity of Valentinuzzi to that of certain informal. The brevity of 'artistic work as a fact that testifies to the essential. The beautiful and true is that in those few moments Valentinuzzi concrete expectations of a creative life that you have to look between our table, screen, paper, objects...as a way of saying that he is there, it's and will and so does not change. This is of great artists. Honor is due! "...col penelòn te lo meto nel furgòn...” “...perchè el nero sporca el cùl...” I know that my speech is now at least, the sight of the blooming of critics and commentators d 'art, but I just want to say that in the dialogues is the completion of...the creative act, the humanity that comes from dreaming these canons in which we are all trapped because of artistic creation. With Valentinuzzi we can understand that Michelangelo swore by Ghirlandaio, Piero Della Francesca sent to fuck the guy in the shop, which Mantegna in Mantua railed ".. la vaca ..." instead of running to those who asked...this is the real painting! If an artist don't swears he is not worth much. It means that everything is as we think, that everything goes as he wants or invented...impossible! "Look at how much color to make a butt". The bitter realization of the creator towards his creature gives a sense of the eternal struggle between reason and the 'instinct of another motivated constitutive forms of work by Valentinuzzi: a great artist in a world too small.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non è finita.....perchè in giugno sposteremo

le

 

!!!!FORME PLASTICHE, SULLE ONDE DELL'ARTE!!!!

 

 

 

 

 

 

Mostra-Evento n. 111

Idea: Monica Bergamini & Giorgio Valentinuzzi;

Org., ricerche, testi, inviti, comitato scientifico, prog.

grafico, marchio, impaginazione,stampa, pagina web,

video e dialoghi, rev. testi, eventuali errori:

Giorgio Valentinuzzi

Allestimento: Giorgio Valentinuzzi

La foto del M.o Giorgio Valentinuzzi è di

Marianna Azzolini

Presentazione e prefazione: Carlo Milic

Comunicato stampa: Rodolfo Rudy Cozzi

Altri testi: Giorgio Barassi & Giorgio Valentinuzzi

Con la straordinaria partecipazione di:

Giorgio Garofolo, Franco Falzari & Vito Zucchi

 

 

per info:

Comunicato Stampa

Depliant

 

Telefono: +39 0432.502800

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